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Giancarlo Calciolari intervista Gérard Haddad sul libro "Chi brucia i libri" ed. Scholé

 Giancarlo Calciolari intervista Gérard Haddad sul libro "Chi brucia i libri" ed. Scholé Gérard Haddad, nato a Tunisi nel 1940, psichiatra, psicanalista e saggista, allievo di Jacques Lacan e di Yeshayau Leibowitz, è uno degli intellettuali francesi più attivi nell’analisi dei fenomeni sociali La forza del libro nell’esperienza di ciascuno è messa a repentaglio dai fanatici che bruciano prima i libri e poi gli uomini? «Chi brucia i libri finisce presto o tardi per bruciare gli uomini» (Heinrich Heine). Hitler inaugura il suo regime con un gigantesco falò di libri; la furia degli ayatollah si scatena contro i Versi satanici di Rushdie; diversi celebri scrittori, da Virgilio a Kafka, decidono di distruggere la loro opera. Questi eventi hanno un denominatore comune? Una ricerca sorprendente attorno a un enigma fondamentale, quello della relazione dell'uomo con la biblioclastia. Fare luce su di esso ci consente di comprendere meglio le malattie politiche che hanno colpito il Novecento e che funestano anche questo secolo: totalitarismo, razzismo e fondamentalismo. I risultati di questa indagine in chiave psicanalitica, che getta un nuovo sguardo sul pensiero di Freud, sono inaspettati e spiazzanti: dalla rivelazione che le grandi religioni si fondano sulla autodistruzione del loro testo più sacro, al ruolo - sempre più problematico - del Libro in una società senza Padre. Registrazione effettuata da Giancarlo Calciolari il 17 febbraio 2021.

 
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