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MOZIONE GENERALE - 2° CONGRESSO DI LIBERI TV

2° CONGRESSO DI LIBERI TV

MOZIONE GENERALE

Il secondo congresso di Liberi Tv, svolto online dal 14 al 18 maggio 2014, ringrazia i volontari che hanno prestato il loro tempo, la loro opera e la loro passione, garantendo la continuità di questo progetto che ha raccolto oltre 1.200 documenti fra interviste, testimonianze e rubriche, negli ultimi due anni.

L’assenza di un contenitore che raccolga il patrimonio culturale che scaturisce dalle iniziative locali, la necessità di catalogarlo e organizzarlo attraverso un aggregatore capace di catalizzare traffico e dare quindi visibilità a tutte quelle iniziative che fanno fatica a trovare spazio nei canali dell’informazione tradizionale; la necessità di esporre l’integralità dei documenti o almeno di affiancare l’integralità dei documenti al lavoro redazionale, rende l’implementazione di Liberi Tv necessaria, chiudendo la fase sperimentale e aprendo questo progetto al concetto di web tv di servizio e partecipativa. Dove chiunque possa diventare producer, inteso per tale, un volontario che raccoglie un documento audio-video e lo mette a disposizione della comunità attraverso la struttura di Liberi Tv.

Il secondo congresso di Liberi Tv ritiene necessaria l’apertura di una nuova stagione di rilancio di questo strumento di comunicazione e impegna gli organi dirigenti a intraprendere un percorso che trasformerà questa realtà in una web tv di servizio, partecipativa, che potrà essere utilizzata da associazioni, organizzazioni, enti, partiti, movimenti, singoli, per la diffusione, la catalogazione e la conservazione, di tutto quel patrimonio culturale, spesso di alta qualità, che purtroppo nasce e muore nello stesso momento in cui si celebra. Molti di questi contenuti non trovano spazio sui canali d’informazione tradizionali, altre volte perché non si pensa neppure di registrarli e metterli a disposizione della comunità, ecco quindi la caratterizzazione che dovrà avere Liberi Tv, quale aggregatore di contenuti culturali, salvaguardandone l'integralità e senza mediazione redazionale; per raggiungere lo scopo ultimo, dichiarato nel sottotitolo del logo: “Liberi spazi di parola”.